
ESAURITO
Questo libro ha vinto il Premio Tesi di Dottorato 2013 istituito dalla Sapienza Università di Roma.
Il dolore è un sintomo complesso e capirne i sottostanti meccanismi fisiopatologici è una vera sfida per molti specialisti del settore. In condizioni fisiologiche, la sua percezione (dolore nocicettivo) deriva dall’attivazione delle afferenze nocicettive in risposta al danno reale o potenziale di un tessuto. Quando invece la lesione è a carico delle stesse componenti del sistema nervoso somatosensoriale, queste perdono il loro normale pattern di input e causano la percezione del dolore, definito in questo caso neuropatico. Lo scopo delle ricerche condotte durante il mio dottorato è stato quello di studiare le correlazioni tra le varie modalità con cui il dolore neuropatico può manifestarsi (i.e dolore spontaneo parossistico vs. quello costante e provocato) e le sottostanti alterazioni delle fibre afferenti mieliniche ed amieliniche del sistema somatosensoriale. Pazienti con patologie neurologiche che si manifestano anche con dolore neuropatico sono stati sottoposti a meticoloso esame clinico, studio neurofisiologico e a test di quantificazione della densità nervosa intraepidermica (reazione immunoistochimica su biopsie di cute). Successivamente, le varie manifestazioni cliniche del dolore neuropatico sono state correlate con i dati neurofisiologici e con quelli di innervazione cutanea. Le conclusioni hanno reso evidente che i diversi profili sensitivi sono mediati da meccanismi fisiopatologici specifici e quindi rispondono diversamente ai vari farmaci. Conoscere quindi quale farmaco è più efficace verso un determinato profilo sensitivo può ridurre la durata della sofferenza del paziente ed i costi legati all’uso di farmaci non efficaci.
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