
A fronte di una crisi economica strutturale, i tradizionali comparti produttivi, che per decenni hanno caratterizzato i percorsi di crescita e sviluppo dell’economia italiana, hanno mostrato tutti i loro limiti, tecnologici ed organizzativi, traghettando il Sistema Italia all’interno di una spirale involutiva, fatta di perdita di competitività internazionale e deterioramento dell’immagine Paese. Il “Made in Italy” ha palesato tutti i suoi limiti e specifici territori, culla delle eccellenze produttive italiane, sono andati in crisi, avviando pericolosi processi di destrutturazione. Un percorso vizioso che deve essere riorientato con politiche di intervento e di sostegno ad hoc. Il turismo può essere la strada da seguire; è il comparto economico che da anni produce la maggiore percentuale di PIL nazionale, nel mondo è secondo solo al petrolio. Tuttavia anche in termini turistici l’Italia ha mostrato alcuni limiti, soprattutto nei comparti tradizionali. L’offerta di turismi «minori» può divenire un essenziale volano di sviluppo, a patto che si proceda in termini sistemici, ricorrendo alla giusta tecnologia e rispettando i principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
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