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Work published in open access form and licensed under Creative Commons Attribution – NonCommercial – NoDerivatives 3.0 Italy (CC BY-NC-ND 3.0 IT)
Opera distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Italia e diffusa in modalità open access (CC BY-NC-ND 3.0 IT)
Nella riflessione su come evitare la distruzione del nostro pianeta, il pensiero degli scienziati è fondamentale. Alcuni agiscono per la pace e per la protezione dell’equilibrio della Terra, ma per loro l’appuntamento con la gloria non è per nulla scontato. Franco Rasetti è uno di loro. Contribuì, in Italia, con Enrico Fermi, ai noti esperimenti sui neutroni lenti del 1934 che condussero, dopo un lungo percorso, alla realizzazione della bomba atomica. Appena ne comprese i pericoli, egli abbandonò questo tipo di ricerche e si rifiutò di partecipare al progetto della bomba. “Sarebbe stato meglio” – commentò anni dopo con amarezza – “non aver mai iniziato quegli esperimenti. Ma è impossibile fermare la ricerca”. Franco Rasetti lasciò l’Italia per insegnare fisica in Canada, all’Università Laval nella città di Québec, dove fece un lavoro pionieristico dal 1939 al 1947, prima di passare all’università Johns Hopkins a Baltimora negli Stati Uniti. Oltre che come eminente fisico, è ricordato in tutto il mondo anche come un grande naturalista. In particolare, è stato uno dei principali paleontologi della sua epoca.
Edizione italiana a cura di Saverio Braccini, Olga Bobrowska-Braccini e Danielle Ouellet
Opera originale: Danielle Ouellet avec la collaboration de René Bureau, "Franco Rasetti, physicien et naturaliste (il a dit non à la bombe)", Guérin, 2000
Traduzione di Olga Bobrowska-Braccini
Prefazione all’edizione italiana di Ugo Amaldi
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