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Open access work licensed to the public under a Creative Commons Attribution 3.0 Italia license (CC BY-NC-ND).
Opera diffusa in modalità open access e sottoposta a licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale - Non opere derivate (CC BY-NC-ND), 3.0 Italia
La collezione dei dipinti dell’Accademia di San Luca è stata oggetto di diverse campagne di restauro tra il 1931, anno della demolizione dell’antica sede al Foro Romano, e il 1958, quando ha termine anche la lunga e complessa vicenda del restauro del «San Luca di Raffaello». La grande quantità di documenti emersa nel fondo novecentesco dell’Archivio Storico dell’Accademia testimonia l’affiorare e il perdurare di un animato dibattito intorno ai temi del restauro. Il testo analizza le convergenze e le divergenze che hanno caratterizzato il rapporto fra le posizioni assunte dagli accademici dell’istituzione romana e le istanze espresse da una parte da studiosi come Argan, Brandi e Longhi, considerati unitariamente, nonostante le peculiari convinzioni metodologiche, come esponenti di quel fronte critico che poneva il restauro al centro della riflessione sull’opera d’arte, e, dall’altra parte, da Pico Cellini, rappresentante di vertice di quella tradizione del restauro avvertita dagli accademici come più consentanea in quanto legata al fare artistico più che a speculazioni teoriche.
La serie «Arti» pubblica libri dedicati alla storia dell’arte, della musica, del teatro e del cinema, discipline situate al cuore degli interessi di chi insegna e studia presso il Dipartimento di Storia dell’arte e spettacolo. I testi hanno l’ambizione di offrire contributi scientificamente nuovi nei campi ove intervengono e intendono rivolgersi non solo agli specialisti, ma anche a un più vasto pubblico di lettrici e lettori.
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