
Il volume nasce da un progetto di ricerca sulla diseguaglianza nel diritto contrattuale europeo in considerazione dell’attuale tendenza a una moltiplicazione delle regole e dei ruoli per garantire la giustizia nei rapporti privati. La complessità concreta dei fatti richiede una pluralità di diritti dei contratti, che poggiano sulla volontà individuale o necessitano dell’intervento dello Stato: un diritto più «liberale» nei contratti fra parti di forza equivalente e un diritto più «sociale» che valorizzi le identità e le diversità fra le parti del rapporto, specie nei contratti dei consumatori e nei contratti fra imprese. Gli Autori ripercorrono in una prospettiva comparata le più recenti riforme e i progetti di riforma del diritto dei contratti e della protezione delle parti deboli in diversi settori delle esperienze tedesca, francese, inglese e italiana, richiamando l’attenzione sul percorso storico e sugli aspetti economici, sociali e culturali delle diverse scelte. Mostrano altresì le direzioni future verso un contratto «più giusto» da intendersi non solo in senso commutativo, ma soprattutto come un importante strumento di redistribuzione della ricchezza fuori dal mercato e nel mercato.
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